venerdì 7 giugno 2013

i calamari adorano il foxtrot - jazzcircus al Piossasco jazz festival 2013

Che rapporto c'è tra una scala misolidia e una toma di Lanzo? E tra un trombone e una bottiglia di Barbera DOCG del 2012? E quante semicrome ci stanno in un kilogrammo? Ed è vero che le anguille preferiscono ballare reggae, mentre i calamari adorano il foxtrot? Sicuramente il posto più adatto per il mambo è il reparto frutta e verdura, vicino all'ananasso e alla papaya. Mentre il tango figurato ballato in corsia fa passar la malinconia.

foto: Mauro Ruffinatto

C'era una volta la musica per ascensori o per aeroporti. La celebre ambient music di Brian Eno, per intenderci. Sabato scorso è nata la musica per supermercati. Nella nobile cornice del Piossasco jazz festival diretto da Fabrizio Bosso. Ma, invece che su un palco illuminato, proprio dentro all'IperCoop, tra scaffali e carrelli. Va suonata fresca, anzi freschissima. Tutt'altro che un sottofondo d'accompagnamento, accompagna invece proprio uno per uno a far la spesa, aiutando nella scelta di fragole, biscotti e mozzarelle, e, se necessario, spingendo il carrello.
Oggi sono arrivate le foto, scattate da uno dei fotografi ufficiali del festival, Mauro Ruffinatto. Bravo, no?

E' un nuovo lato del jazzcircus finora inesplorato e scoperto tra le risate, come giusto. E permette di rispondere a molti quesiti. Una cassiera, quanto può esser brava in uno swing? Quanto pesa un sax baritono? E in quanti si può danzare una rumba mentre fai la coda alla cassa? Basta modificare le solite attese. "Togliete le serrature dalle porte / Togliete anche le porte dai cardini", diceva il poeta. Ecco, togliete anche la musica dai palchi. Una buona idea del Piossaco Jazz. Beh, ma se l'anno prossimo vorranno farci suonare anche sul palco d'onore, magari poi ci andiamo. Gino Paoli, arriviamo! Son tre etti, che faccio, lascio?!

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