venerdì 26 luglio 2013

scolpire le note

Sabato 27 luglio, live a Sant'Ippolito (PU), il "Paese degli Scalpellini".
Ospiti di "Scolpire in piazza", XIV edizione. 
Questa volta con la mescolanza di linguaggi si fa sul serio. Previste partiture di arenaria. Melodie a scalpello. Semicrome in basso rilievo.

giovedì 18 luglio 2013

che cos'è mai il jazz?

Ecco, se mi chiedi di spiegarti cos'è il jazz, amico, non lo capirai mai, viene subito in mente di rispondere. E già, è la risposta celebre che ha dato uno tanto famoso che suonava la tromba come mai nessuno prima e aveva le labbra a forma di mestolo e grandi occhi pazzi e sicuramente un grande cuore.


Solo che questa volta siamo noi a porci la domanda. Prima del concerto di domani. Ché inaugureremo la prima edizione di un nuovo festival dal nome assai carino, secondo noi, il "Black Sheep Jazz Festival"  di Murazzano (Cn). E diciamolo, è la prima volta che inauguriamo un festival jazz! Proprio inaugurare. Capite? E la prima edizione. E' normale avere i dubbi la sera prima.


Ma forse vuol dire che non lo capiremo mai davvero che cos'è, il jazz, se ci facciamo quella domanda? Non è così, vero Louis? Oppure, come sempre, basta solo iniziare a suonare? Qualcosa di magico subito dopo (quasi sempre) succede. Giusto, Satchmo? Noi iniziamo e il jazz arriva, pulsante e misterioso e inafferrabile. Era questo che volevi dire, no?

Questa notte sognerò una pecora nera che suona il contrabbasso. Una pecora con un formidabile innato swing nelle dita. E con il blues nell'anima. 

Ah già, ma che cos'è il blues?!



giovedì 11 luglio 2013

noi e Shakespeare

La notizia in effetti è strana. Domani sera suoniamo con Fiordipisello, Ragnatela, Bruscolo e Grandisenape. Sono degli elfi e vivono nei boschi. E ci saranno anche Oberon, il loro re, e Titania, regina delle fate, e Puck, folletto dispettoso. E molti altri, sedotti dalla magia della notte estiva. E tutto quanto accadrà in un bosco, vicino ad Atene, tra innamoramenti, intrighi, incantesimi e magie.
Sembra un sogno. Anzi un "Sogno di una notte di mezza estate". E siamo proprio lieti di sognarlo e suonarlo.
Saremo elfi, fate o folletti? E ci sbronzeremo di pozioni magiche e amorose? Comunque sia, William, la suoneresti la batteria in una jam session finale? Si suona jazzcircus, naturalmente...



martedì 2 luglio 2013

venerdì 14 giugno 2013

interessa la danza?

Qualche scatto di jazzcircus dal Teatro sociale G. Busca di Alba, il 9 giugno appena trascorso.
Brassvolé eccezionalmente in quintetto, versione “giadaless” (senza la nostra Giada e il suo sax baritono, impegnati in altri lidi). Dalle foto non si vede, ma prima e dopo gli scatti era tutto un andare e venire di danze bellissime, con ballerine e ballerini svolazzanti dappertutto, davanti e dietro le quinte. Spettacolo del “Centro Arte Danza Royal Academy” di Alba. Roba fortissima, che a noi le danze piacciono molto. E forse anche alle danze la nostra musica. A pensarci già un gran bel complimento.
La prossima volta però lo vogliamo anche noi il tutù!


venerdì 7 giugno 2013

i calamari adorano il foxtrot - jazzcircus al Piossasco jazz festival 2013

Che rapporto c'è tra una scala misolidia e una toma di Lanzo? E tra un trombone e una bottiglia di Barbera DOCG del 2012? E quante semicrome ci stanno in un kilogrammo? Ed è vero che le anguille preferiscono ballare reggae, mentre i calamari adorano il foxtrot? Sicuramente il posto più adatto per il mambo è il reparto frutta e verdura, vicino all'ananasso e alla papaya. Mentre il tango figurato ballato in corsia fa passar la malinconia.

foto: Mauro Ruffinatto

C'era una volta la musica per ascensori o per aeroporti. La celebre ambient music di Brian Eno, per intenderci. Sabato scorso è nata la musica per supermercati. Nella nobile cornice del Piossasco jazz festival diretto da Fabrizio Bosso. Ma, invece che su un palco illuminato, proprio dentro all'IperCoop, tra scaffali e carrelli. Va suonata fresca, anzi freschissima. Tutt'altro che un sottofondo d'accompagnamento, accompagna invece proprio uno per uno a far la spesa, aiutando nella scelta di fragole, biscotti e mozzarelle, e, se necessario, spingendo il carrello.
Oggi sono arrivate le foto, scattate da uno dei fotografi ufficiali del festival, Mauro Ruffinatto. Bravo, no?

E' un nuovo lato del jazzcircus finora inesplorato e scoperto tra le risate, come giusto. E permette di rispondere a molti quesiti. Una cassiera, quanto può esser brava in uno swing? Quanto pesa un sax baritono? E in quanti si può danzare una rumba mentre fai la coda alla cassa? Basta modificare le solite attese. "Togliete le serrature dalle porte / Togliete anche le porte dai cardini", diceva il poeta. Ecco, togliete anche la musica dai palchi. Una buona idea del Piossaco Jazz. Beh, ma se l'anno prossimo vorranno farci suonare anche sul palco d'onore, magari poi ci andiamo. Gino Paoli, arriviamo! Son tre etti, che faccio, lascio?!

martedì 21 maggio 2013

Buba circus. Il videoclip ufficiale!


Ed eccolo qui, è arrivato. Il secondo videoclip ufficiale Brassvolé.
Sulla musica di Buba circus, brano contenuto in Jazzcircus, il nostro primo cd.
Soggetto e regia di Fabrizio Portalupi [www.fabrizioportalupi.com]

con
Elisabetta Coraini
Ilaria Antonello
Andrea Bacconi
Teresa Barbieri
Fiorella Calciati
Martina Campisi
Carlotta Castagneris
Carola Cudemo
Carlo Alberto Cravino
Carola Ficicchia
Alessandro Lauria
Rocco Marazzita
Alessandro Megna
Alessio Quercia
Jasmine Ruccella

Musica: Andrea Scavini
Camera: Franco Oberto
Luci e montaggio: Fabrizio Portalupi

Girarlo è stato divertentissimo. Ospiti del Teatro della caduta di Torino (che ringraziamo di cuore), luogo magico e incantatore per eccellenza. Con la verve e la folle leggerezza di quindici clown in libertà, davvero in grado di modificare la percezione di ciò che è reale e ciò che non lo è. Tutti provenienti dalla Scuola di recitazione "Sergio Tofano" di Torino. Ad eccezione, naturalmente, di Elisabetta Coraini, della cui presenza siamo onorati e la cui molteplice attività artistica potete approfondire sul suo sito (http://www.elisabettacoraini.com/).
"Nulla si sa tutto si immagina", diceva un famoso regista che i clown li amava. Ecco, a vederlo, il nostro videoclip, un po' ci fa venire in mente questa cosa famosa.
Davvero, quale migliore interpretazione per il jazzcircus?

giovedì 16 maggio 2013

Ludwigsburg - X Internationales Strassenmusikfestival


Dopo la bella sorpresa dell'anno scorso, torniamo a Ludwigsburg, in Germania, per l'Internationales Strassenmusikfestival. Quest'anno il festival arriva alla X edizione e festeggia con la presenza di molti dei gruppi e degli artisti premiati nelle edizioni precedenti. Concorso difficile, quindi, ma non importa. Sarà comunque un bella festona di musica immersa nel verde del principesco parco che circonda il Palazzo barocco, nel cuore della città. Musica di ogni genere e provenienza, com'è nello spirito del festival. Dagli "one man band" al reggae, dal folk al jazz, passando per le sperimentazioni giocose, la musica d'autore, i gruppi multikulti e ogni sorta di conglomerato sonoro di difficile classificazione. Tutti ad alternarsi, con brevi concerti di mezz'ora, nei dodici palchi del festival.
Peccato solo che quest'anno non ci saranno i Porcogruaro, folle, geniale e inclassificabile duo di San Marino, conosciuti proprio a Ludwigsburg l'anno scorso. Ascoltatevi la loro "hit", Quattro anni nichilista (lo trovate su youtube). Davvero una piccola gemma che meriterebbe un pubblico vastissimo. Nel tornare nello stivale, un anno fa, nel nostro seminuovo furgone arancione, il loro cd superindipendente era stato una bellissima colonna sonora. Per quanto non abbastanza capiti dal pubblico tedesco per via della lingua, loro rappresentano l'imprevedibile incontro che ti puoi augurare in un festival come quello di Ludwigsburg. Ecco, un ottimo pensiero da pensare mentre si sta per partire. Ed ecco un loro video, sempre dal primo cd, L'amore sporca. Vedetevelo e capirete!
http://www.youtube.com/watch?v=8MFN0WgClyk

Porcogruaro al IX Strassenmusikfestival di Ludwigsburg

martedì 7 maggio 2013

potenza della musica

A volte la musica sembra addirittura creare un mondo. 
Sabato per esempio stavamo suonando “Bubacircus”, brano capostipite del jazzcircus, e a un certo punto abbiamo incominciato a vedere dei clown. Clown in carne e ossa, sembrava, con gli sguardi luccicanti e i sorrisi beffardi. Era mattina e non si poteva neanche dire che fossimo ubriachi, e non abbiamo mangiato nessun funghetto messicano, per intenderci. Neanche una pizza con gli champignon. Semplicemente suonando quella musica a un certo punto son comparsi. Prima un clown qui, poi un altro là. Poi sempre più numerosi, finché a un certo punto erano ovunque, sorridenti e inquietanti e matti, esattamente come hai sempre immaginato i clown.
E' proprio un caso di materializzazione, mi vien da pensare adesso che sono passati alcuni giorni: una specie di visualizzazione onirica che si trasforma in realtà. Ascolti dei suoni e compaiono personaggi o si trasformano i paesaggi. 
Forte, no? Roba da Fellini. O da Freud. Potenza della musica. Meno male, comunque, che c'era una macchina fotografica e una giovane fotografa molto brava, se no poteva sembrare tutto solo un sogno. Ma forse sta accadendo davvero qualcosa... Staremo a vedere.


foto: Alice Girolami